Vino Latina: Una storia iniziata moltissimo tempo fa
Quando si parla di vino Latina è tra le eccellenze del Lazio. Non tutti sapranno che l’Agro Pontino ha una tradizione antichissima in fatto di vini. Non mancano illustri testimonianze, riconducibili addirittura all’antica Roma. In questa guida ripercorreremo la storia del vino di Latina ed elencheremo i migliori vitigni della provincia.
Il Cecubo: un illustre antenato
Il Cecubo è un vino rosso le cui origini si perdono nell’antichità romana. Il Poeta Orazio ne elogiava la bontà, così come Plinio il Vecchio, che lo considerava addirittura migliore del Falerno, storico vino della cultura antica.
Il Cecubo veniva prodotto nell’ager Caecubus, corrispondente più o meno al territorio tra Terracina, Fondi e Formia. Veniva chiamato anche “vino serpe” perchè fatto risalire all’antichissimo vitigno Dracontion (I secolo d.C), parola che in greco significa serpente. L’uva serpe fu piantata in tempi remoti nella zona collinare di Itri, dando quindi inizio ad una tradizione di eccellenza enologica che si riverbera ancora oggi nel territorio di Latina.
Vino Latina: una Tradizione che continua
Nella seconda metà degli anni ’20, in seguito alla bonifica della palude pontina, la produzione vinicola è stata protagonista di una gloriosa impennata che ci ha regalato, e continua a regalarci, prodotti di prima qualità. Infatti il vino pontino è al primo posto nel Lazio per quanto riguarda i vini IGT!
Attualmente i vini di Latina rispondono al nome di Aprilia DOC, Castelli Romani DOC, Circeo DOC, Cori DOC, Lazio IGT, Terracina/Moscato di Terracina DOC, Velletri DOC. Scopriamoli tutti!
Aprilia DOC
Le varianti della DOC Aprilia comprendono il Bianco di Aprilia, il Rosso di Aprilia, il Merlot di Aprilia e il Rosato di Aprilia. Questi vini hanno conseguito molti riconoscimenti e onorificenze a livello nazionale e internazionale.
Nello specifico:
- Il Bianco di Aprilia è costituito da uva di qualità Trebbiano Toscano almeno al 50%, Chardonnay 5-35%. Possono concorrere, per massimo il 15% del totale, altre uve a bacca bianca idonee alla coltivazione nella zona.
- Il Rosso e il Rosato di Aprilia sono costituiti da uve Sangiovese almeno al 50%, Cabernet Sauvignon 5-25%. Possono concorrere, per massimo il 15% del totale, altre uve a bacca rossa idonee alla coltivazione nella regione Lazio.
- Il Merlot di Aprilia è costituito da uve Merlot minimo all’85%. Possono concorrere uve a bacca rossa fino al 15% del totale.
Castelli Romani DOC
La DOC dei Castelli Romani, tipica dei territori a cavallo fra Roma e Latina, include i vini delle tipologie Bianco secco, amabile, frizzante, Rosso secco, amabile, frizzante e novello, Rosato secco, amabile, frizzante.
- Bianco secco, amabile, frizzante: ricavato da uve di Malvasia bianca di Candia o puntinata, Trebbiano toscano, romagnolo o soave, trebbiano giallo o verde. Possono però concorrere altre uve a bacca bianca dalle province di Latina e Roma per un massimo del 30%
- Rosso secco, amabile, frizzante, novello: da uve Cesanese, Merlot, Montepulciano, Nero Buono e Sangiovese minimo all’85%. Possono concorrere altre uve a bacca nera delle province di Roma e Latina per un massimo del 15%
- Rosato secco, amabile, frizzante: da uve a bacca bianca e nera, o lavorazione in rosato delle uve a bacca nera sopra elencate.
Circeo DOC
Le DOC del Circeo, altra fortunata zona per la produzione vinicola, comprendono i vitigni del territorio di Latina, Sabaudia, San Felice Circeo e Terracina. Si dividono in Circeo Bianco secco, frizzante e spumante; Circeo Rosso, novello, rosato e rosato frizzante; Circeo Trebbiano, Merlot e Sangiovese.
- Bianco secco, frizzante e spumante: costituito da uve Trebbiano Toscano minimo 55%, Chardonnay fino al 30%, Malvasia del Lazio fino al 30%. Possono concorrere altre uve a bacca bianca idonee alla coltivazione nel Lazio per un massimo del 15%.
- Circeo Rosso, novello, rosato e rosato frizzante: da uve merlot minimo 55%, Sangiovese minimo 30%, Cabernet Sauvignon massimo 30%. Possono concorrere altre uve a bacca rossa idonee alla coltivazione nel Lazio per un massimo del 15%.
- Per le varietà Trebbiano, Merlot e Sangiovese è consentita l’indicazione del monovitigno a patto che i vini ottenuti abbiano almeno l’85% delle suddette uve.
Vino Latina: Cori DOC
Menzione a parte meritano le DOC di Cori, che risalgono a vitigni dell’epoca latina e romana. Nel Medioevo i vini coresi sono stati elogiati e resi protagonisti di menzioni anche illustri. Le storiche tecniche di coltivazione sono state tramandate fino ai giorni nostri e migliorate anche grazie all’apporto delle nuove tecnologie. E’ l’ennesima riprova che per quanto riguarda la tradizione del vino Latina e la sua provincia rivestono un ruolo di primo piano a livello regionale e nazionale.
Pertanto le varianti DOC di Cori si dividono in Cori Bianco, Cori Rosso, Cori Bellone e Cori Nero Buono.
- Bianco: ricavato da uve Bellone minimo al 50%, Malvasia minimo al 20%, Greco bianco minimo al 15%. Possono concorrere altre uve a bacca bianca idonee alla coltivazione nella Regione per massimo il 15%.
- Rosso: è costituito da Nero Buono minimo al 50%, Montepulciano per un minimo del 20%, Cesanese minimo al 15%. Possono essere utilizzate altre uve a bacca nera idonee alla coltivazione nella Regione per massimo il 15%.
- Cori Bellone: da uve Bellone minimo all’85%. Possono concorrere altre uve a bacca bianca idonee alla coltivazione nella Regione per massimo il 15%.
- Cori Nero Buono: Nero Buono per minimo l’85%, e possono essere utilizzate altre uve a bacca nera idonee alla coltivazione nella Regione per massimo il 15%.
Lazio IGT
Quella di Lazio IGT è una denominazione che non si limita alla provincia di Latina ma abbraccia anche le altre province della regione. Infatti la denominazione, creata nel 1995, comprende le province di Latina, Frosinone, Roma, Viterbo e Rieti. Nella provincia di Latina, in particolare, si concentrano molti vitigni autoctoni con uve classificate Lazio IGT. Pertanto Alcune delle varietà di uve che si utilizzano sono Vermentino, Syrah, Trebbiano Toscano, Pinot Bianco, Fiano, Trebbiano Giallo, Ansonica, Aleatico e Bellone.
Terracina / Moscato di Terracina DOC
Altra zona fortunata è quella di Terracina, che offre un terreno ideale alla coltivazione del famoso moscato della zona. La produzione vinicola, risalente all’epoca romana, ha subito un freno durante il periodo medievale per poi ripartire nel Rinascimento e riverberarsi fino ai nostri giorni.
Nello specifico, le varianti DOC di Terracina si dividono in:
- Bianco Secco: composto da Moscato di Terracina minimo 85%, a cui possono concorrere altre uve a bacca bianca per un massimo del 15%.
- Bianco Amabile: costituito da uve Moscato di Terracina minimo all’85%. Possono concorrere altre uve a bacca bianca massimo 15%.
- Bianco Passito, Dolce: con uve Moscato di Terracina minimo 85%, con massimo il 15% di altre uve a bacca bianca idonee alla coltivazione nella Regione.
- Terracina Spumante: costituito al 100% da vitigni Moscato di Terracina.
Velletri DOC
Ultime ma non ultime le DOC di Velletri, provenienti da vitigni coltivati a cavallo tra la provincia di Latina e Roma. Le tipologie in questione sono Bianco, Rosso, Superiore, Riserva e Spumante.
- Velletri Bianco, Secco e Amabile: costituito da vitigni Trebbiano Toscano, Trebbiano Giallo e Trebbiano Verde per minimo il 30%. Malvasia Bianca e Malvasia Puntinata massimo al 70%. Possono concorrere uve a bacca bianca idonee per la coltivazione nella Regione Lazio per massimo il 20%.
- Velletri Bianco Superiore, Secco e Amabile: composto da Vitigni Trebbiano Toscano, Trebbiano Giallo e Trebbiano verde minimo 30%. Malvasia Bianca di Candia e Malvasia Puntinata massimo 70%. Possono concorrere altre uve a bacca bianca per massimo il 20%.
- Bianco Spumante: composto da uve da vitigni Trebbiano toscano, Trebbiano Giallo e Trebbiano Verde minimo al 30%. Malvasia Bianca e Malvasia Puntinata minimo al 70%. Possono concorrere vitigni a bacca bianca per massimo il 20%.
- Velletri Rosso: Sangiovese 10-45%; Montepulciano 30-50%; Cesanese di Affile minimo 10%. Possono concorrere altri vitigni a bacca nera idonei per la coltivazione nella Regione per massimo il 30%.
- Rosso Riserva: può essere composto da Sangiovese 10-45%; Montepulciano 30-50%; Cesanese di Affile per minimo il 10%. Possono concorrere altre uve a bacca nera idonee per la coltivazione nella Regione Lazio per massimo il 30%.
Vino Latina: Le Eccellenza della Nostra Cantina
Il nostro vigneto si trova a Cori, località particolarmente fortunata per il terreno e le condizioni climatiche. Infatti tra i nostri vini, tutti rigorosamente biologici, figurano Malvasia Puntinata, Bellone e Cesanese. Vi invitiamo a scoprire i nostri prodotti d’eccellenza e a scriverci per saperne di più!